Siamo in una grande città (Marsiglia) in tempo di crisi. Michel, rappresentante sindacale degli operai del porto, viene licenziato per tiraggio a sorte, insieme a una ventina di compagni. La moglie, fedele compagna da 30 anni, sbarca il lunario con lavori a domicilio. Per il loro anniversario di matrimonio ricevono da parenti e amici una cospicua somma di denaro e due biglietti aerei per una vacanza da sogno alle pendici del Kilimangiaro. Ma la sera due rapinatori - che evidentemente sanno del malloppo - portano via il prezioso regalo, traumatizzando violentemente la coppia e due amici presenti in quel momento. Michel scopre che uno dei due rapinatori è un ex-collega di lavoro, anche lui licenziato, con alle spalle una situazione famigliare catastrofica. Nonostante il tentativo di comprensione e riconciliazione di Michel, il rapinatore - ormai in prigione - gli sputa in faccia tutta la rabbia che viene da una condizione sociale senza alternativa. Partendo da un'esigenza di giustizia - quindi di punizione per il malfattore - Michel, la moglie e la coppia di amici, fanno un percorso di comprensione e riconciliazione che va ben al di là della legge umana. In bilico tra vendetta e giustizia, responsabilità e perdono, l'impegno militante di sinistra si trasforma in un umanesimo di una rara profondità.
Ecco quindi un semplice-grande film per parlare della giustizia nel nostro quotidiano. Da notare anche che sceneggiatura e attori sono eccellenti.
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