Caterina, da un piccolo paese di provincia, si trasferisce a Roma con i genitori. Nella capitale, il padre - un poliedrico Sergio Castellitto - fa di tutto per frequentare i "privilegiati" e sembra vivero solo per la riconoscenza sociale. La terza media in cui Caterina si inserisce con difficotà è spaccata a metà: quelli di sinistra e gli altri di estrema destra, tutti adolescenti che si sforzano di riprodurre gli stereotipi degli adulti. Le ideologie politiche stordiscono Caterina, che è sballottata da un gruppo all'altro, nonchè alla scoperta dei primi sentimenti amorosi. Ma, grazie anche al suo candore, non si lascia sfiduciare. Il progetto personale - studiare al conservatorio - portato avanti con determinazione, l'aiuta a non lasciarsi contaminare dai interessi meschini e dall'ipocrisia del mondo che la circonda. Chi ciascuno di noi sia veramente, non dipende dal gruppo sociale a cui appartiene, nonostante tutti gli sforzi che faccia per esservi accettato. Un bel soggetto di dialogo in ogni epoca!
Dai 16 anni in su, con brevi oscenità.
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