A Jean-Dominique -colpito recentemente da ictus - è rimasto un unico modo di comunicare con il mondo : il movimento di una palpebra. L'occhio sinistro è diventato il punto d'incontro tra una vita interiore - più ipotizzata che recepita da chi gli sta accanto - e un ambiente circostante che sembra allontanarsi terribilmente.
Di quel mondo esterno facevano parte il lavoro di manager della rivista di moda "Elle", i soldi, una famiglia, l'amante. La prova lo scava senza pietà, facendo emergere una profondità che ci è restituita dal regista Julian Schnabel con una rara maestria. Jean-Dominique Bauby è un personaggio reale che è riuscito a "dettare" un libro sulla la sua esperienza attraverso i movimenti di una sola palpebra. Trasformare quel testo in un film di una tale qualità, è una prova di coraggio è di grande talento.
Lo scafandro e la farfalla riesce a trasmetterci anche il coraggio di Jean-Dominique, oltre la sua sete di vivere. Ci apre larghi spazi di dialogo sulla coscienza umana, oltre che sul modo di rapportarci tra sani e malati. Dai 16 anni in su.
lefigaro [fr]
telerama [fr]
mymovies [it]
cinemovie [it]
rogerebert [en]
efilmcritic [en]