Oscar, a soli 10 anni, ha già fatto una lunga scuola di vita. Le cure per un tumore maligno in fase avanzata non sono però bastate a togliergli il sorriso. Con l’aria sveglia e adulta di chi sa cavarsela da solo, manda via i genitori dall’ospedale dov’è in cura. Quest’ultimi hanno paura della malattia di Oscar e non sanno stare accanto a un bambino che soffre. Entra allora in scena una donna addetta alla consegna delle pizze - tutta vestita di rosa - che si scontra con Oscar nel corridoio dell’ospedale. I due si apostrofano senza mezzi termini: nasce così un’amicizia che illuminerà gli ultimi giorni di vita del giovane malato. Rose è estravagante, inventa delle storie alla Tim Burton, ma sa toccare Oscar nel più profondo, nel suo rapporto con Dio, invitandolo a vivere ogni giorno “come se fossero 10 anni”. Allora la vita si riempie di colore e merita di essere vissuta bene e fino in fondo.
Eric-Emmanuel Schmitt - che è anche l’autore del
romanzo omonimo - ci regala un gioiellino di film, leggero e profondo, simpatico e grave. Un ottimo spunto per parlare - tra l’altro - del modo di avvicinare e accompagnare i malati, specialmente i più gravi.
Con la speranza che il film esca un giorno anche in italiano ...
-
Cartas a Dios
Oscar and the Lady in Pink
Oskar und die Dame in Rosa
Oscar et la Dame Rose
Trailer in vo (francese)