Ken Loach - qui agli inizi della sua carriera - rivela il suo grande talento di “regista dei poveri e degli sfruttati”. In effetti le cittadine minerarie del nord dell’inghilterra degli anni ‘60 sono povere e tristi, come poveri e tristi sono i metodi del loro sistema scolastico fascista. Ma nonostante le dure prove, la luce del volto di Casper e la sua vitalità attraversano tutto il film e accompagnano a lungo lo spettatore. Il giovane David Bradley - nel ruolo di Casper - ci regala una prima prestazione da Oscar. Una bella riuscita per un film con un piccolo budget e una maggioranza di attori non professionisti.
Il film può aiutare preadolescenti e adolescenti a "situarsi": parlare del loro quotidiano, anche per rendersi conto quanto - almeno per tanti di noi - l'ambiente sia, nell'insieme, favorevole. Per gli adulti, l'esempio dell'insegnante "buono" può aprire un bel dialogo sui nostri metodi educativi.
Trailer in vo (inglese)