Kontroll [2003 - 106']

"Prix de la Jeunesse" al Festival di Cannes 2004, questo film ungherese molto “trash” farà un’ottima serata con degli adolescenti scatenati.
Bulcsú ha abbandonato un promettente lavoro di ingegnere per diventare controllore nella metropolitana di Budapest. Sui quei marciapiedi sporchi e anonimi vi passa anche le notti, come fosse un clochard.
I colleghi che compongono la sua “squadra” sono ancor più sfasati, e i controlli dei biglietti dei passeggeri si trasformano a volte in divertenti, a volte in vomitevoli sketches surrealisti. Guardando bene però - e questo film può essere un invito per i meno cinofili - le incongruenze e le esagerazioni raccontano l’evoluzione intima di Bulcsú. Dalle paure ancestrali che lo abitano - e che dovrà superare - alle decisioni che deve prendere per “tornare in superficie”.
La fattura del film è ottima, dalla fotografia, alla colonna sonora, al ruolo degli attori.
Cio nonostante “Kontroll” non è un film per tutti, sia per la violenza che per lo stile surrealista. Dai 16 anni.
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